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19 Febbraio 2024 Commenti (0) Visualizzazioni: 122 Stagione Teatrale, Stagione Teatrale e Concertistica, stagione2

LA MADRE

Compagnia Moliere / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale /
Accademia Perduta Romagna Teatri

LA MADRE

di Florian Zeller
con LUNETTA SAVINO
con Andrea Renzi
e Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino
regia Marcello Cotugno

TEATRO POLITEAMA
Turno Politeama - ORO

lunedì
19 febbraio

ore 21.00

Lunetta Savino, tra i volti più amati e conosciuti dal grande pubblico per la sua capacità di interpretare donne decise e forti sia al cinema che in tv, torna a teatro con un altro importante ruolo: Anna, la protagonista de La Madre, l’opera di Florian Zeller – scrittore e drammaturgo francese, Premio Oscar nel 2021 – che indaga in modo acuto e profondo il tema dell’amore materno e le possibili derive a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Il tono da black comedy iniziale lascia scappare più di un sorriso, per le situazioni descritte e il meccanismo delle ripetizioni che Zeller instaura nel testo, si trasforma lentamente in un dramma spietato che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Nella società liquida e levigata di Zygmunt Baumann e Byung Chul Han il senso di colpa non basta più a tenere vicini i figli. Nel dolore del lasciarli andare, per una madre, c’è tutta l’accettazione della vita nel suo divenire, c’è del lasciar andare una parte di sé per rinascere nel distacco.

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